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A Qualcuno piace … “Eros”

LA SESSUALITÀ’ DA UN’ALTRO PUNTO DI VISTA

Sul sesso si sono spese forse le maggiori menti e accese grandi discussioni.

Per alcuni la sua visione è puramente riproduttiva ed il piacere ad esso associato è un fatto secondario.

Per altri invece è l’esatto opposto, il piacere prevale su ogni logica e modalità.

Sul sesso infine ruotano i maggiori spettri della mente, rappresentati dai Tabù, il campo dove regna l’imbarazzo, l’attrazione, il senso di colpa.

 

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Ma cosa è il sesso?

Nell’atto sessuale, raccontiamo la nostra vita emotiva primaria, i nostri istinti innati, i desideri inespressi, gli amori ed i tradimenti affettivi dell’infanzia e le attese per il futuro.

Vorrei dirvi sul sesso qualcosa che forse non avete mai riflettuto e dare il mio contributo alla sua esternazione migliore.

La grande battaglia

Nel sesso si scontrano due colossi dell’esistenza,  l’istinto alla vita e quello verso la morte; nel sesso è presente quindi sia la nostra origine che la nostra fine.

I greci chiamavano questa opposizione Eros e Thanatos, ed il sesso della sua sfuggente natura è racchiuso in un moto altalenante, in queste due parole..

Il pensiero sessuale si accende nell’eros che ha per fine primario,  l’idea di appagare il grande desiderio inconscio, quello di poter tornare da dove siamo venuti.

Ma li subentra il dio Thanatos, la parte distruttiva che vuole portarci dove termineremo la nostra esistenza , nella madre terra.

Tornando da dove siamo venuti troveremo la fine dei nostri giorni.

Disse Freud: Eros e Thanatos, ovvero le pulsioni di vita o di morte, scandiscono la dimensione psichica e biologica di ogni essere vivente !

 eros e thanatos

Con il termine EROS sono designate le pulsioni di vita sostenute dal desiderio, fra cui le pulsioni sessuali e le pulsioni di autoconservazione, mentre con il termine THANATOS si definiscono le pulsioni di morte.

La sessualità si muove quindi su queste due direttrici, da un lato la ricerca del piacere, dall’altro il desiderio di rifugiarsi nella morte.

Il piacere dell’Eros è imprescindibile dal dolore della morte!

Cercare l’Eros ossia la vita equivale a trovare anche la sua fine perché nessuna realtà appagante nel qui ed ora, potrà mai portarci da dove siamo venuti se non dopo la morte.

Questo concetto, anche se difficile da individuare, perché inconscio, aleggia comunque nell’aria quando approcciamo al sesso ed in alcuni casi è anche una fonte di insoddisfazione sessuale.

Tutto l’atto sessuale, la ricerca di variazioni sia nelle posizioni che nelle situazioni, è il tentativo di equilibrare queste due forze e solo quando vi si riesce si ha il massimo piacere.

Un esempio di un tentativo di trovare un equilibrio, lo troviamo ad esempio nelle sensualità sado-maso, dove regna il senso di colpa per il desiderio di tornare alle origine ed il Thanatos. In questa modalità sessuale questi due stati emotivi, vengono espiati nel dolore fisico e la sublimazione, infatti il piacere diviene “un Dolore” e viceversa.

Quindi sembrerebbe che la sua liberazione verso il piacere puro, senza l’angoscia del dio Thanatos, sottaciuta sia molto complessa, ma sarà proprio così?

Questi discorsi un po’ complessi, sono utili per capire alcune caratteristiche del sesso e rispondere ad alcuni quesiti:

Perché con il tempo si affievolisce la carica sessuale nella coppia?

Come è possibile alimentare l’eros nel tempo?

Esiste un modo per provare il massimo piacere?

Il sesso è riproduzione o piacere ?

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L’Eros è vita, è il motore che permette al mondo di evolversi ed il centro intorno al quale ruota l’esistenza di tutte le persone, ma soprattutto l’eros è un atto creativo che fa bene alla salute mentale, poiché coinvolge l’aspetto affettivo – erotico – ludico e procreativo dell’esistenza.

Centinaia di studi scientifici hanno dimostrato il suo effetto positivo sulla salute: migliora la salute del cuore,i vasi sanguigni si distendono, la psiche entra in uno stato di estasi fisiologica, il sistema immunitario si rinforza e si ha un rallentamento dell’invecchiamento!

L’eros, va inteso non solo come sessualità che fa bene, ma anche come stile di vita sano in una affettività appagante, dando un grande aiuto per la qualità della vita. Per questo motivo l’eros è benessere non devono essere vissuti come “prestazione” o come “ossessione”, quella per intenderci che portano avanti i fautori del Viagra a tutti i costi.

L’eros non deve essere troppo razionalizzato, studiato, massificato e mercificato, altrimenti questa perdita di spontaneità genera una  sovraesposizione di eros che crea assuefazione e abitudine!
Siamo tutti talmente stimolati da immagini visive e subliminali riguardanti il sesso, che il nostro cervello, va incontro ad una assuefazione che comporta come una droga la necessità di sempre maggiori stimoli.

La conseguenza è la ricerca spasmodica di sesso  e la sua consumazione consumistica usa e getta, le due componenti principali per il passaggio da eros a Thanatos.

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La ricerca ossessiva del piacere fine a se stesso non permette di accedere al  piacere come fonte di  “appagamento”, ma come possesso dell’altro, in sintesi come affermazione narcisistica.

“Faccio sesso dunque ho potere” questa la logica  dominante, per non parlare delle nuove “perversioni” come il down low, nuovo must riguardante alcuni uomini eterosessuali che cercano rapporti sessuali senza la minima precauzione e senza l’uso del preservativo, il piacere è dato dalla sfida con la morte, come per la roulette russa!

Anche la filosofia del club privé, dark rooms e di tutte le nuove espressioni del “ci pensa Rocco”  sono una chiara testimonianza che ormai eros è stato derubato della sua componete magica, intima, avvolgente e appagante.

Eros viene sempre più derubato del suo  “potere”, poiché è diventato esplicito, meccanico, ripetitivo; l’espressione della noia esistenziale .

Far vivere  l’eros, ridargli forza e positività e renderlo un’esperienza di nuovo magica, è la via verso la nuova umanizzazione personale e collettiva, solo  re-imparando  a vivere l’eros non solo come piacere fine a se stesso, ma anche come un’esperienza sublime e “divina”, potremo accedere ai livelli massimi di piacere.

Leggi anche Sade e La Geometrizzazione dell’Eros

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