DIVENIRE E’ COME LO SCORRERE DELL’ACQUA
Autoguarigione con emodeling
Il Ri-modellamento Emozionale detto anche Emodeling, è un metodo che insegna come collocarsi nell’esistenza in completo accordo con la propria essenza profonda e come gestire tutte le possibili situazioni che potrebbero manifestarsi nella nostra vita e di conseguenza come giungere a scenari a noi più favorevoli.
Emodeling applicato alla vita di tutti i giorni, genera la visione inconscia dell’esistenza, trasformando una apparente realtà, non omogenea al proprio essere, frutto di credenze auto-determinate, in una “Altra realtà”, aderente al proprio Sé profondo.
Questa metodica permette di avere consapevolezza di essere in quella che viene chiamata Realtà, come attori che recitano una sceneggiatura e che tale realtà recitata può essere rideterminata e trasformata e che quindi anche la propria vita può cambiare aderendo ad un’altra sceneggiatura esistenziale.
Come l’Emodeling guarisce la propria anima dalle ferite esistenti.
I Principi Fondamentali del Emodeling
La proprietà fondamentale della persona è la molteplicità di proiezioni in cui la propria realtà può manifestarsi, conseguente alle infinite proiezioni esistenti.
Le proiezioni sono appunto l’agire nel reale come conseguenza di una istanza superiore più profonda.
Le proiezioni a loro volta, sono generate dall’Imprinting Emozionale Base; ossia dal circuito neuronale mentale, che collega con le sue radici la nostra parte subconscia alla inconscia.
L’ Imprinting è generato dalle emozioni percepite e innescate da un determinato evento realmente vissuto o derivate dal bagaglio emozionale presente nel nostro Dna ancestrale di bipedi pensanti.
Esistono quindi, un numero infinito di varianti di realtà proiettata: c’è quella in cui noi non esistiamo neppure, essendo in una proiezione onirica, quella in cui siamo persone ricche e di successo, quella in cui siamo mendicanti, quella in cui abbiamo scelto una vita estrema e quella in cui abbiamo scelto di essere dei contadini e così via.
Possiamo chiamare “possibili proiezioni” quel campo di azioni che contengono le informazioni di TUTTO CIO’ CHE E’ STATO – TUTTO CIO’ CHE E’ – E TUTTO CIO’ CHE SARA’ ; informazioni che partono dalla nostra pre-nascita , dalle reminiscenze ancestrali fino a giungere alle dinamiche esperenziali che negli anni si sono acquisite inconsciamente.
Nella realtà cosciente può manifestarsi una sola delle proiezioni possibili per volta, come un attore che recita un personaggio in un film e nel film successivo ne incarna un altro, tutte le altre restano in una dimensione disponibile, ma possiamo indurle a materializzarsi successivamente.
Poiché ogni proiezione è comunque parte di noi e già esistente, è sempre esistita e sempre esisterà.
Nell’inconscio il tempo che scorre come noi lo concepiamo non esiste, è piuttosto la razionalità dell’osservatore che si muove lungo una linea o l’altra dello spazio delle proiezioni che gli permette di esistere.
Ognuno vive la propria proiezione, che entra in dinamica con quelle degli altri.
Si definisce ” realtà” tutto ciò che abbiamo portato a manifestarsi nella nostra vita cosciente.
Ogni proiezione ha una sua struttura fondante (“l’imprinting”) e delle proiezioni associate ( “le varianti”); una lieve modificazione della proiezione cambia solo le varianti .
Ad esempio il tuo imprinting emozionale base ti fa scegliere una professione che ti porti a contatto con il pubblico, la variante è il modo, ossia, facendo il rappresentante.
Le emozioni, collegate a pensieri e visioni, permettono di sintonizzarci con una proiezione specifica.
In pratica l’emozione associata ad uno stato o ad un vissuto passato, riproposta nel presente, ci allinea esattamente sulla proiezione collegata all’imprinting emozionale base, che la richiama con quelle precise sensazioni e la porta a manifestarsi,mettendosi in scena nel reale
Ecco perché ciascuno è nella vita, SEMPRE IL RISULTATO di ciò che ha dentro come imprinting emozionale base.
Il problema è che le scelte avvengono per lo più inconsciamente e sono spesso conseguenti a proiezioni di: paura, conflitto, mancanza e bisogno, determinando in questi casi, una vita che si muove su binari di insoddisfazione e non piena realizzazione.
Le proiezioni non possono essere modificate, perché nascono dall’imprinting emozionale base, però noi possiamo averne consapevolezza e quindi inabilitarle e scegliere copioni diversi, da mettere in scena coscientemente e quindi, in quale proiezione altra manifestarsi nella propria vita.
E’ come quando ascoltiamo la musica alla radio; non possiamo cambiare la programmazione delle varie stazioni ma, se una musica non ci piace, possiamo cambiare stazione. L’unica, importante, differenza è che le stazioni radio sono limitate e potremmo non trovare la nostra musica preferita, mentre le proiezioni sono infinite.
Secondo quanto appena espresso il destino attuale si può cambiare come anche si possono cambiare le nostre modalità esistenziali.
Possiamo sempre scegliere una nuova linea di vita e quindi, un nuovo destino.
Il destino possiamo considerarlo effettivamente predeterminato, solo se non siamo consapevoli delle proiezioni e dell’imprinting emozionale base che le ha generate, quindi essendo infinite le proiezioni, sono anche infiniti i destini ai quali si può aderire.
Il problema principale nella realizzazione di se e dei propri desideri più autentici sta nella manipolazione della coscienza che mettiamo in atto su noi stessi, creando tutta una serie di sovrastrutture che ostacolano il nostro fisiologico fluire come dighe che imbrigliano lo scorrere di un fiume.
Ogni sovrastruttura indotta, sia dalle regole sociali, sia da noi stessi, che dalle costruzioni derivanti (gruppo-stato-religione-educazione-esperienze) è di ostacolo alla evoluzione del Sé interiore per sua stessa natura, perché induce un sistema di proiezione non proprio e quindi non aderente al proprio imprinting emozionale base.
Cosa diversa è invece quando ad esempio si aderisce ad un gruppo di creativi, dove le proiezioni dei singoli rafforzano le proprie.
Gli strumenti su cui si fa leva per instaurare queste proiezioni indotte e per assoggettarci ad esse sono: paura, ansia, angoscia, diffidenza e bisogno.
Quando affermiamo; Vorrei andare in aereo, ma ne ho paura, oppure vado a questa cena ma odio fare questa cosa, in realtà stiamo interferendo su una proiezione, cercando di aggiungerne un’altra a quella generata dall’imprinting emozionale base, che ci faceva sentire il solo il desiderio di prendere l’aereo.
Poiché nell’Universo tutto tende all’equilibrio, anche noi siamo come il fluire dell’acqua, che con il suo incedere comunque dirige verso il mare e creare una sovrastruttura, è come frapporre allo scorrere di quest’acqua, una piccola diga, che devierà il suo corso naturale e divenire, disperdendone l’energia propria.
Le forze equilibratrici interverranno inevitabilmente per abbattere questa diga, ma essendo la nostra vita a termine, può accadere che il tempo necessario, per riequilibrare il nostro cammino, sia superiore alla durata stessa della nostra esistenza.
Il percorrere e passare in una linea di proiezioni per noi costruttive, richiede di allineare la nostra consapevolezza alla nostra meta esistenziale e su ciò che ci piace abitare in essa, procurandoci benessere.
Le persone, al contrario, solitamente amano esprimere la loro insoddisfazione per ciò che non va, amano lamentarsi, ed è così che costruiscono, mattone dopo mattone, il proprio inferno personale.
Il flusso della nostra Vita, con le sue proiezioni derivate dall’imprinting emozionale base, contengono già la soluzione a tutti i problemi che potremo incontrare.
La mente razionale, in costante agitazione, non può che ostacolare la risoluzione di un problema, mentre se impariamo ad affidarci al flusso e a non remare controcorrente le soluzioni arriveranno da se ed esse ci guideranno in modo innato, nelle proiezioni che contengono la soluzione ai nostri problemi
Per ottenere un sano fluire della nostra vita dobbiamo necessariamente rinunciare al bisogno razionale di controllare gli eventi, entrando nella dimensione dell’Assenza, Rinunciando al controllo otterremo, paradossalmente, un controllo automatico sulle situazioni maggiore di prima!
Realizzare ciò che vogliamo nella Vita non è una questione di desiderio, ma della consapevolezza abbinata al perché di quel desiderio: Questo innescherà poi la proiezione idonea al suo raggiungimento.
Con la consapevolezza di quale sceneggiatura si sta interpretando, si attiva la volontà personale di raggiungere un obbiettivo attraverso l’azione, l’impegno e lo sforzo; con l’intenzione razionale conseguente, permettiamo che questa rappresentazione sia diretta all’appagamento della nostra realizzazione di vita.
Ogni realtà è possibile se si ha la consapevolezza a quale sistema di proiezione aderire, purché esso sia coerente con il proprio sistema di imprinting emozionale base e di conseguenza ogni realizzazione di se è possibile.
L’intenzione razionale, abbinata alla aderenza interiore di un dato progetto, lo rende a prova di fallimento e facilmente raggiungibile.
Il concetto stesso di realtà è quindi plasmabile e mutabile, come accade ad esempio nei sogni o in alice nel paese delle meraviglie, dove luoghi e soggetti, si animano e si alterano e pertanto si arriva anche all’assunto che la realtà, effettivamente non esiste come dimensione stabile essendo essa stessa proiezione di se.
La conoscenza dei sogni è infatti una buona pratica per la conoscenza profonda di se, fungendo da finestra che apre sul proprio mondo interiore.
Nell’assenza è quindi possibile essere maggiormente nel reale coincidente con l’interiore, liberandolo dalle catene delle sovrastrutture indotte.
Chi pensa che sia divisa la coscienza dall’inconscio, non possiede la conoscenza ne dell’una ne dell’altro.
La nostra mente costruisce il tempo e la realtà, frutto di un sistema proiettato inconscio e quindi anche essi sono “convenzioni” non fisse, tanto è che nell’inconscio non si ha ne tempo ne luogo fisico.
Gli strumenti principali per muoverci nel sistema delle proiezioni sono espressi nelle tre condizioni : Assenza – non meditazione e contemplazione.
Liberare innanzitutto la nostra dimensione interiore, dal riempimento causato da tante scatole vuote, le credenze(sovrastrutture), per poi osservare quale spazio è da riempire in noi, delineandone i contorni, in modo da poter scegliere dove posizionare le proiezioni primarie, necessarie alla creazione del proprio progetto esistenziale; La pienezza dell’Anima.
E’ questa la meta che dobbiamo prefissarci per vivere la nostra vita!
Ognuno ha il proprio specifico ed unico cammino che lo porta alla felicità, per questo nell’E-Modeling si afferma che nessuna verità è da trasmettere ne insegnare in quanto c’è solo da far apprendere come realizzare il vuoto, per far spazio al vero “me stesso”.
E’ necessario non copiare schemi altrui rischiando di essere non più noi, ma meri portatori di schemi altrui quindi diventando fantasticamente l’altro: Agire schemi, fini e metodi altrui è la via più sicura verso l’infelicità.
Se siamo sulla nostra strada, lo si può percepire dal sentire, non dal comprendere!
Un fine altrui è sempre una violenza su di noi, anche se di solito seduce proprio in virtù della sua presunta infallibilità, per questo gli altri ci appaiono sempre migliori, senza dolori ne sconfitte, come dice il proverbio: l’erba del vicino è sempre più verde.
Se tramite il raggiungimento di uno scopo vorreste dimostrare qualcosa a voi o agli altri, allora non è il vostro scopo esistenziale coerente con l’imprinting emozionale base che avete!
La domanda che c’è da porsi è: “A cosa aspira la mia Anima? Cosa trasformerà la mia vita in felicità?“
Se vi sembra che la vostra Anima non desideri nulla è solo perché siete frastornati dalle scatole vuote in voi che risuonano come campane e non avete la consapevolezza per ascoltarvi adeguatamente.
Non è la ragione che può fare la ricerca del fine, perché non ne è in grado.
L’ascolto ed il sentire nell’assenza, permette di far emergere con forza il fine ultimo che dentro desiderate raggiungere.
La ragione ha giusto il compito di filtrare tutti gli elementi che vi si presentano, per permettere al vostro sistema proiettivo inconscio di dare la soluzione migliore per affrontare il livello esistenziale, che vi si apre davanti e che dovete percorrere.
Non appena vi “permetterete donarvela”, dall’esterno arriverà la quiete esistenziale accompagnata dalla consapevolezza di esistere, che avete sempre desiderato, “Permettersi di donarsi” è la condizione principale per realizzare i propri desideri.
E’ indispensabile comprendere che il proprio “perché esisto” verrà raggiunto, solo rientrando perfettamente nell’ordine di queste cose .
Sei alla disperata ricerca di qualcosa di speciale? Smetti di essere disperato per questo, lo otterrai comunque se ciò è nel tuo imprinting emozionale base, altrimenti è preferibile non averla, tanto sarà effimera e durerà pochissimo.
Faresti meglio a pensare come agevolare lo scorrere della tua acqua e che stai solo permettendoti finalmente ciò che ti appartiene.
Stai prendendolo di esistere per quanto sei!
L’Emodeling cerca semplicemente di consentire al tuo mondo interiore di realizzarsi in quello esteriore e di esaudire quindi i propri desideri più autentici, tutto senza sforzo alcuno, senza mantra o esercizi mirabolanti, ne strategie ne salti quantici improbabili, rispettando dolcemente il proprio naturale essere nell’Universo
Non fa alcuna differenza manifestare una proiezione di vita piuttosto che un’altra; non importa cosa vuoi essere ne cosa è giusto o sbagliato che sia, perché tutto quanto è nel tuo imprinting emozionale base è te stesso e non ha senso affermare che un albero di pino è perfettibile perché ha le foglie acuminate e non allargate come quelle delle querce!
Per poter praticare l’Emodeling con efficacia è necessario un elevato livello di comprensione di se, cosa che a volte richiede la presenza di una guida che ti accompagni alla scoperta del tuo mondo interiore, aiutandoti nel lavoro di comprensione del tuo imprinting emozionale base e sistema proiettivo da te usato.
Lo stress Le paure, la confusione, sono tutti segnali che la tua anima ti chiede di ascoltarla e che non sei del tutto allineato con il tuo progetto profondo.
E’ inutile anche combattere questi stati emotivi o abituarsi ad essi, la via migliore è l’ascolto in contemplazione di se, per raggiungere agevolmente uno stato di flusso che permetta, la realizzazione senza sforzo di se stessi.
Molti si soffermano invece nel contrasto agli eventi ritenuti da loro avversi e soprattutto ritenuti giunti immotivatamente a se, cosa che sposta dalla percezione di se alla confusione dell’altro fuori da se.
Ogni evento ogni accadimento è null’altro che la logica ed ineluttabile conseguenza del piano proiettivo scelto da noi: Agito e messo in scena da noi stessi ed essendone appunto gli artefici, l’unica via per potersene liberare e passare ad un altro stato desiderato, l’unico modo è fare questo passaggio di consapevolezza: io sto recitando una sceneggiatura non scritta da me anche se è agita da me .
Non lottate contro voi, ma fate un vuoto contemplativo dentro di voi per potervi comprendere.
Molti mi chiedono : Come fare per non aver paura? Trovare una via di uscita ? Come fare per non agitarsi e non angosciarsi? Come Agire ? Come fare per non desiderare? Rassegnarsi alla sconfitta? Come fare per non aspettare? Come fare per non irritarsi? Come fare per liberarsi dal senso di colpa? Smettere di giustificarsi ? Come gestire l’indignazione?
Ecco un modo:
“Cessando di ostacolare la vostra essenza di acqua che scorre e muovendosi assecondando la corrente, liberandone il percorso”.
“Il mondo che vediamo è lo specchio del nostro mondo interiore e come lo abitiamo è come ci rapportiamo a noi stessi”
SINTESI DELLA PRATICA DELL’ EMODELING
1) Sii consapevole che la realtà si manifesta in seguito alle tue proiezioni, ed in esse sono rappresentati tutti gli eventi possibili ed immaginabili, del presente, del passato e del futuro.
Una proiezione si materializza nel momento in cui noi la agiamo nel reale quotidiano.
2) Sceglie un sistema proiettivo migliore è possibile solo se aderente al proprio imprinting base, dove percepisci felicità nell’anima ed un accordo tra cuore e ragione.
3) L’imprinting emotivo base è modificabile con un lavoro di Ri-modellamento emozionale
4) Immergiti, consapevolmente nel processo di realizzazione del fine che hai compreso in te e assaporane le sensazioni e le emozioni corrispondenti.
5) Se devi giustificarti razionalmente una scelta sappi che non è quella aderente al tuo imprinting emotivo base. Non stai andando verso il tuo fine attraverso la tua porta!
6) Sii consapevole che necessita un tempo per il cambiamento delle proiezioni di vita, osservati dall’esterno con distacco mentre metti in scena un ruolo che non è ancora il tuo.
7) Lascia andare ogni senso di giusto o sbagliato, al fine di non creare nessuna sovrastruttura che potrebbe portare alla manifestazione esattamente ciò che non vuoi.
8) Sappi che ciò che scegli si manifesterà sempre, in modo inequivocabile e senza alcuno sforzo da parte tua. E’ la realtà che funziona così e va solo assecondata e fatta fluire.
9) Ogni problema ha già la sua soluzione quando sei nel flusso e sarà la corrente dell’acqua a suggerirti la direzione se le permetterai di scorrere liberamente. Resta pacatamente sereno in questa consapevolezza
10) Ogni problema CHE SENTI insormontabile è un chiaro segno che hai deviato il percorso del tuo fluire liberamente, come l’acqua verso il mare
12) Datti il permesso di ottenere le cose e lascia che tu giunga alla manifestazione di tutto ciò che vuoi!