La dimensione dove vivi il tuo desiderio!
La consapevolezza e la felicità, non sono concetti teorici o semplici parole, ma sono livelli esistenziali indissolubili da conquistare; che richiedono azioni concrete nel quotidiano per ottenerle.
Siete pronti ad essere voi per primi a fare il cambiamento che chiedete al mondo?
Non basta lamentarsi di quello che non va nella nostra vita e nella società, per farla cambiare da come è a come vorremmo che fosse.
La mente umana non risponde ne a grafici ne a formule, ma alle emozioni che vive, agli esempi in cui si immedesima e le azioni conseguenti che mette in atto per raggiungere la felicità.
Veniamo sottoposti a schemi limitanti generati da regole sociali imposte, che iniziano dalla nostra infanzia tramite l’educazione familiare e la scuola, per poi continuare con la televisione i media e le tendenze sociali di turno nell’età adulta.
La nostra “umanità” diviene così una astratta rappresentazione virtuale di se stessa, derubata dei propri desideri.
Ci si trova così in una “nebbia psicologica” che rende meno chiari i contorni della nostra vita e delle relazioni che in essa abbiamo, sia personali che professionali.
È così che consapevolmente o meno, cadiamo nelle trappole mentali del condizionamento. Possiamo liberarci da paure e comportamenti sbagliati, a seconda dei modelli che scegliamo di prendere come esempio da seguire.
Chi riesce ad essere anche minimamente cosciente di questo dato di fatto e della gabbia esistenziale in cui vive, inizia allora un cammino di consapevolezza, cercando quello giusto per se tra tanti modelli di essere ed agire che sono possibili.
C’è chi si orienta sulle filosofie orientali, chi sull’esoterismo, chi sulla logica razionale, la psicologia comportamentale o la psicanalisi o magari segue il guru o la guida spirituale di turno.
Chiunque faccia un cammino è lodevole, per il semplice fatto di iniziare a farlo, sarà il tempo ad indicargli se è o meno la giusta strada giusta per lui.
Spesso purtroppo anche con il medesimo modello, il confine tra un risultato buono e uno pessimo è molto sottile: dipende dalla propria capacità di giungere alla auto-consapevolezza di se, dipende da quali strumenti si ha in valigia e quali si è stati capaci di costruire nel tempo, che fossero idonei alla crescita di noi stessi.
Si deve diffidare dagli strumenti miracolosi altrui, da innestare in noi come fossero accessori di un’auto, hanno vita breve perché sono come un organo artificiale ed essendo tali, verranno rigettati dalla nostra mente essendo estranei al nostro mondo interiore.
Ognuno di noi è una opera d’arte irripetibile e può essere un modello da seguire per gli altri, non ci vuole una rivoluzione ma un piccolo aumento della propria consapevolezza.
Basta essere genitori, figli, lavoratori consapevoli del proprio ruolo nella vita propria e quella degli altri, che sappiano riconoscere le proprie e le altri emozioni, che giorno dopo giorno, agiscano nel mondo al meglio delle proprie possibilità, in modo positivo e propositivo.. .
Basta essere emozionalmente consapevoli delle proprie azioni, cauti e attenti a sufficienza da non danneggiare la vita propria e quella degli altri, sentendosi parte creativa di un tutto.