Come si interpretano i sogni
La loro interpretazione è fondamentale per comprendere quel processo interiore nascosto che si cela dietro la nostra razionalità.
Esiste un luogo in noi dove origina tutto il nostro mondo interiore, come una camera magmatica di un vulcano nel quale i materiali emotivi, le esperienze ed i vissuti esistenziali vengono elaborati, scomposti e ricomposti producendo un nuovo materiale esistenziale che dà forma al senso nuovo delle cose!
Quel senso che diamo a ciò che ci accade ed al perché ci accade, permettendoci anche di comprendere chi siamo ed in quale scena esistenziale ci stiamo collocando. Questo incessante processo interiore, plasma noi, come gli elementi naturali (vento, acqua, fuoco) plasmano la terra.
Dare una spiegazione, comprendere i meccanismi che regolano questo processo di creazione in noi, fa la differenza tra il sopravvivere ignari ed il vivere consapevole.
Cosa diceva Gustav Jung:
In noi esiste, un varco, una finestra su questo mondo interiore, ed è rappresentata dai sogni. Il mondo onirico è la copia gemella della fucina di costruzione inconscia di cui parlavo prima, ed è fruibile per comprendere ciò che accade ed accadrà a noi stessi in futuro.
I sogni dagli studi di Sigmund Freud è emerso che sono la manifestazione dell’inconscio e riflettono i desideri repressi e le tensioni psicologiche dell’individuo. Freud per primo comprese che i sogni fossero un meccanismo di difesa dell’io per dare sfogo a desideri proibiti o inaccettabili nella vita di tutti i giorni. Il contenuto dei sogni è soggetto a una serie di processi di distorsione, come la condensazione (quando più elementi si combinano in uno stesso simbolo) e la spostamento (quando l’attenzione viene spostata da un elemento a un altro). Freud sancì che l’interpretazione dei sogni era un’importante chiave per comprendere l’inconscio e le dinamiche psicologiche del paziente.
Come comprendere i sogni
“Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.” W. Shakespeare
Ogni notte si sogna, non una, ma tutte le notti: sognando costruiamo un mondo completamente di nostra creazione come un’esperienza viva e reale dove tutto puo’ accadere senza la minima considerazione delle leggi della fisica, del tempo e dello spazio. Eppure la maggior parte delle persone oggi considera i sogni come qualcosa di futile, casuale e senza alcuna importanza solo perchè essi non seguono le leggi logiche della veglia (Freud non a caso paragonava l’analisi dei sogni alla traduzione di una lingua straniera).
Tuttavia questo “linguaggio dimenticato” (Fromm, 1951) dall’uomo contemporaneo era tenuto in grande considerazione dai popoli del passato (le culture onirofile come gli egizi, i greci, gli arabi…), convinti che i sogni recassero un messaggio importante, profetico, di origine divina, se solo avessero trovato la chiave giusta per decifrarli e interpretarli (come accadeva nel celebre tempio di Asclepio). Certe società sciamaniche erano solite addirittura utilizzare sostanze psichedeliche (come il peyotl, la datura o l’ayahuasca) per mezzo delle quali il dio poteva apparire e comunicare al sognatore un messaggio di vitale importanza. Infatti quello dei sogni è forse l’unico linguaggio universale del genere umano, con una grammatica comune a tutte le culture e identica per ogni civiltà della storia. Non a caso il mito, e più tardi la fiaba, fino ad arrivare al prodotto della modernità, il cinema, non sono altro che il riflesso collettivo, il prodotto, di quell’attività interiore che è l’atto di sognare: “il sogno è un mito personale e il mito è il sogno di una civiltà” (Resnik, 1982, p.19)
“I sogni decaddero ulteriormente nel giudizio dell’uomo moderno. Essi vennero considerati delle semplici assurdità, indegne dell’attenzione dell’uomo adulto, assorbito da attività importanti come la costruzione di macchine e che si considerava ‘realista’ semplicemente perchè non vedeva null’altro all’infuori della realtà delle cose che poteva conquistare e manipolare.” E. Fromm
L’inconscio infatti possiede una preziosa saggezza da recuperare e i sogni rappresentano la migliore finestra sui cui poter affacciarsi: contrariamente quindi a quanto comunemente si creda, i sogni non sono prodotti immaginari insensati e isolati dalla realtà, ma piuttosto costituiscono un ritratto fedele del mondo interiore del sognatore e di come egli percepisce il mondo reale in cui vive, in cui assolutamente nulla è casuale. Di fatto, riuscire a comprendere i nostri sogni ci permette di essere in contatto con le parti più profonde e autentiche della nostra personalità, assicurare stabilità ed equilibrio emotivo, e soprattutto ci consente di capire quale sia il modo migliore per risolvere i problemi quotidiani attraverso una creatività di cui non disponiamo con la semplice ragione durante la veglia.
“Ciò che ci fa sentire vivi è il contatto con il fluire della psiche inconscia. Per questa ragione i sogni sono così importanti. […] Ogni notte ci viene offerto, per così dire, un sorso d’acqua della vita, e se comprendiamo il sogno ne siamo vivificati. Ci sentiamo a contatto con la nostra profondità psichica, con la nostra vera e propria sostanza vitale e ognuno per conto suo sente che la vita sta fluendo; si sente vivo.” (M. L. von Franz, 1988, p. 131)
L’interpretazione dei sogni attraverso la psicanalisi è una pratica introdotta da Sigmund Freud nel campo della psicologia. Secondo la teoria freudiana, i sogni sono considerati la “via regia” all’inconscio e quindi possono rivelare desideri, conflitti repressi, emozioni e bisogni nascosti.
Nel sogno, l’inconscio travasa, ancor prima che la nostra razionalità possa scorgerne il disegno, la direzione nella vita reale che egli ha già programmato per noi. Ciò in modo che possiamo meglio abituarci ai cambiamenti che avvengono nella nostra vita giorno per giorno.
Egli programma la nostra evoluzione affinché noi possiamo avere le migliori possibilità di sopravvivere ed evolverci. Si è inoltre compreso che esso programma il nostro futuro e nel sogno il suo disegno è anticipato in media di un giorno rispetto alla vita reale. La scoperta quindi, è che tutto quanto accadrà nelle 24 ore successive: ciò che faremo, penseremo, diremo, è già scritto, come anche gli incontri, le scelte, le esperienze alle quali andiamo incontro.
Nel sogno sono compresi tutti quei dettagli che la nostra mente cosciente, disturbata dal chiasso della vita, che con i suoi ritmi accelerati e le sue distrazioni, non permette di cogliere. E’ evidente il vantaggio che l’interpretazione scientifica dei sogni dà a chi ne ha la competenza per farlo!
La visione perfetta di noi stessi
Oltre alle 24 ore, alcuni sogni, indicano anche le direzioni a medio termine che prenderemo, diciamo intorno agli otto mesi. Vedere in anticipo cosa ci accadrà dà la possibilità di cambiarne gli eventi, qualora la conseguenza di una scelta sia per noi avversa.
Nel sogno la visione della vita è totale, capillare, perché riportando anche i messaggi provenienti dall’inconscio “Collettivo” e quelli delle persone a voi vicine, in esso sono contenute anche le tracce emotive ed esistenziali, di tutti quanti fanno parte della nostra vita, sia se sono vicini e sia se sono distanti da voi.
L’inconscio collettivo è nel tutto, oltre il tempo e la distanza, quindi anche nei vostri sogni, essendo essi una sua proiezione diretta! I sogni interpretandoli, ci danno una visione perfetta ed ecologica per noi stessi, sulla migliore direzione che possiamo prendere nella vita, permettendoci di evitare così errori e fallimenti come anche il ripetersi di avvenimenti negativi.
Significato dei sogni: la comprensione del mondo onirico
Come si giunge alla capacità di interpretare un sogno, lo spiego in parte nel mio libro” I Segreti Dei Sogni”. Si cimentano quotidianamente nell’interpretazione del mondo onirico, anche i miei allievi, in quanto essi nel percorso delle sessioni di Emodeling, sistematicamente appuntano i sogni su un quaderno che poi diventano in ogni sessione, materiale di studio.
Con i miei allievi lo studio e l’interpretazione dei sogni è un aspetto centrale, ed essi sanno oramai chiaramente, avendolo verificato puntualmente in centinaia di volte, che quando alla fine della sessione chiedo loro di raccontarmi i sogni fatti in cronologia. Vi trovano nell’interpretazione tutto ciò io ho anticipato loro in sessione, le risposte che gli ho fornito e tutto quanto loro hanno discusso con me sino ad allora, rimanendone comunque ogni volta sorpresi e stupiti.
Il sogno è un patrimonio certo della nostra vita, siamo noi a farli senza nessun condizionamento, ciò che ci indicano con il messaggio racchiuso in loro, è la cosa migliore per noi e quanto di più ecologico e funzionale ai nostri bisogni possiamo seguire.
“I sogni sono una protezione contro l’uniforme monotonia della vita; essi rendono l’immaginazione libera dalle sue catene in modo tale che essa possa gettare in confusione tutti i quadri dell’esistenza quotidiana e penetrare nell’incessante pesantezza di uomini maturi con l’allegro gioco di un bambino.” Novalis
Il sogno dunque rappresenta un dramma interiore stratificato in cui il sognatore mette in scena desideri e conflitti interiori (anche lontani nel tempo) che si intrecciano inestricabilmente con modi di vedere e di vivere situazioni nella realtà, non limitandosi a riprodurre e rispecchiare, ma creando continuamente, seppure “a tentoni”, anche 4-5 volte la stessa notte per il medesimo problema. Gli stessi sogni sono in grado di rispecchiare i diversi cambiamenti psichici che avvengono nel tempo durante particolare processi di crescita e di cambiamento (: ne sono un esempio i “sogni che voltano pagina” , ossia i sogni che appaiono dopo un cambiamento significativo (e non prima), come a “leggere un messaggio su una pagina che ci svelasse la chiave di un enigma, e dopo averla letta la potessimo voltare per andare oltre”.
Il paradosso umano però è che per prendere coscienza delle verità più importanti su sé stessi è necessario accogliere proprio ciò che la mente accantona e rimuove naturalmente: il sogno è così incomprensibile proprio perchè ci porta lungo sentieri il più delle volte spiacevoli e dolorosi. D’altronde l’uomo si trova a vivere perennemente il conflitto tra il desiderio di sapere e di approdare a scoperte e soluzioni significative di crescita da un lato, e l’esigenza di fuga e di regressione dall’altro (motivo per cui spesso il sognatore non riesce a ricordarsi i sogni al mattino). Razionalmente il sognatore sa di essere l’artefice e l’unico traduttore del sogno, ma non puo’ fare a meno di percepirlo come qualcosa di estraneo a sè. Ma proprio perchè “il sogno non si occupa mai di cose che non siano degne del nostro interesse anche di giorno e le minuzie, che non ci toccano di giorno, non riescono neppure a perseguitarci nel sonno” , esso continua a rimanere il miglior strumento a disposizione per permetterci di valorizzare ed arricchire la nostra stessa esistenza. E l’esperienza psicoanalitica, con l’aiuto vitale del mondo onirico, consiste proprio nell’educare gradualmente la persona ad ascoltare la voce interiore dell’inconscio affinchè possa seguirla ed integrarla nella vita di tutti i giorni.
“I sogni dunque, ci aiutano a curare le ferite del passato, ma al tempo stesso sono capaci di guardare al futuro e di indicarci le direzioni lungo le quali incamminarci per diventare il meglio di noi stessi. Possiamo soltanto rimanere meravigliati di fronte alla genialità del sistema inconscio profondo che alimenta l’attività onirica. Soltanto alcuni di noi, nel migliore dei casi, sono dei geni nella vita di tutti i giorni. Tutti quanti, però, abbiamo un genio dentro di noi, uno straordinario sistema inconscio profondo che nel corso di millenni di evoluzione ha sviluppato enormi e sorprendenti capacità.”
Ecco chi ne sta parlando:
http://aprilamente.info/i-segreti-dei-sogni
www.fisicaquantistica.it/psiche-mente-cervello/i-segreti-dei-sogni
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