Cosa sono le false aspettative
Le false aspettative per tutti noi possono rappresentare quel desiderio o quell’illusione che sia i grado di orientarci verso il futuro.
Le aspettative sono quel complesso di compensazioni e realizzazioni che ci aspettiamo giungano come ritorno di un nostro impegno, sia come conseguenza delle nostre scelte, sia da ciò che ci attendiamo arrivi dagli altri che ci circondano. Tale parola deriva dal termine latino expectare che significa appunto aspettare (ex = fuori e spectare = guardare). Possiamo quindi definirla come l’attesa del verificarsi di qualcosa, una previsione volta a farci orientare nel futuro.
Quando capita un vissuto nel quale la prima infanzia ed adolescenza era influenzata da problemi familiari, o ferite interiori causate da carenze affettive o anche violenze psicologiche, l’attesa del futuro, quindi l’aspettativa, può innescare livelli di ansia difficili da gestire, perché dal futuro il bambino di allora, non si aspetta nulla di buono.
La proiezione di questa previsione negativa può svilupparsi su diverse situazioni, nelle quali il formarsi delle aspettative è inevitabile e possono riguardare noi stessi e gli altri:
- Creiamo delle aspettative riguardo noi stessi, aspettandoci per esempio di essere all’altezza di un compito o una situazione;
- Abbiamo aspettative sugli altri, ad esempio sul nostro capo dal quale prevediamo di ricevere una certa risposta.
Quello che accomuna le diverse situazioni è che le aspettative sono delle valutazioni fatte dall’individuo volte a fornire un’anticipazione di ciò che verrà, ed ogni previsione purtroppo viene passata al vaglio dell’esperienza passata. Per questo può indurre stati di ansia o paura.
Le false aspettative: un’anticipazione compensatoria di ciò che avverrà
In psicologia, una profezia che si autoavvera è una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa. In altre parole, quando una persona crede fermamente che qualcosa accadrà, spesso agisce in modo tale da rendere quella previsione effettivamente vera, anche se non lo era in origine.
Un esempio di profezia che si autoavvera è quando un insegnante crede fermamente che uno studente non è intelligente. L’insegnante può trattare lo studente in modo diverso dagli altri studenti, ad esempio dandogli meno attenzione o aspettandosi meno da lui. Questo può portare lo studente a credere di non essere intelligente, e può quindi iniziare a comportarsi in modo coerente con questa convinzione.
Un altro esempio è quando un atleta crede fermamente che non vincerà una gara. L’atleta può iniziare a sentirsi ansioso e nervoso, e può quindi sottoperformare. Questo può portare l’atleta a credere di avere ragione e a perdere la gara.
Le profezie che si autoavverano possono avere un impatto significativo sulla vita delle persone. Possono portare a risultati negativi, come l’abbandono scolastico, la disoccupazione o la depressione.
Esistono diversi modi per evitare le profezie che si autoavverano. Uno dei modi è essere consapevoli del proprio pregiudizio. Se ritieni di avere un’opinione negativa di qualcuno o qualcosa, è importante cercare di essere obiettivo e di valutare la situazione in modo realistico.
Un altro modo per evitare le profezie che si autoavverano è essere positivi e ottimisti. Se credi che qualcosa accadrà, è più probabile che accada.
Infine, è importante essere flessibili e disposti a cambiare idea. Se ti rendi conto di aver fatto una previsione sbagliata, è importante essere disposti ad adattarti.
L’incertezza di cosa può arrivare rammenta la certezza delle cose negative che accaddero da bambini.
Sono tante le proiezioni mentali che influenzano un’aspettativa, ed essendo una stima sulla previsione del futuro, basata in gran parte su dinamiche esperenziali passate, dobbiamo essere consapevoli di come a volte questa valutazione sia soggetta ad errori e travisazioni.
Nel confrontarci con le innumerevoli sfide e le conseguenti incertezze quotidiane, la nostra mente crea delle supposizioni relative a ciò che crediamo debba essere, in base a quanto ci hanno insegnato e abbiamo appreso e vissuto sino ad ora.
Le aspettative quindi sono fondamentali, permettono all’uomo di guardare al futuro e, di conseguenza, prepararsi per ciò che verrà. Per questo è importante che siano il più possibile libere da distorsioni provenienti dal proprio passato. Altrimenti inconsciamente le decisioni che saranno prese non faranno altro che ricondurci al quelle situazioni dalle quali invece vorremmo andare via mentalmente.
Ad esempio, se la mia esperienza passata mi suggerisce che con una persona nuova non mi troverò bene, sceglierò di non incontrarlo, limitando la possibilità degli sbocchi affettivi o professionali che dall’incontro con esso potevano scaturire.
Anche in una visione errata della propria autostima, in difetto oppure in eccesso causa disfunzioni sulle aspettative, ci sono delle frasi sentinella che svelano il fatto che ci possa essere un disallineamento tra ciò che si è realmente e ciò che ci aspettiamo dagli altri, ad esempio:
“Valgo molto più di quanto ho, merito di più!”. Questa frase impedisce di godere appieno di quanto si ha già, dei soldi che si guadagnano oppure si sviliscono le attenzioni che gli altri hanno per noi. Certamente si deve ambire a di più, ma apprezzando quanto già si ha.
Oppure:
“Non mi merito così tanto!” Viceversa da prima, si tenderà a fare troppo per ricevere poi davvero poco dalla vita e dagli altri.
A volte le aspettative ci allontanano dalla realtà e falliscono nella loro funzione di direzione giusta e vantaggiosa per la nostra vita. In questi casi la previsione, essendo influenzata da distorsioni percettive, ci farà imbattere in inevitabili fallimenti.
Se non rendi cosciente l’inconscio, ciò che ti capiterà, continuerai a chiamarlo destino!
Se non facciamo un lavoro sulle origini delle nostre emozioni passate, separandole da ciò che accade oggi, può capitare che le false aspettative vengano alimentate dai nostri desideri compensativi di una realtà passata frustrante, generando illusioni e credenze lontane da ciò che davvero è utile nel qui ed ora per se stessi. Senza tenere in considerazione per la vita oggettiva e ciò che ci sta chiedendo di fare nel nostro interesse.
Il problema sostanziale, quindi, è che in questi casi aspettarsi che qualcosa accada non lo farà accadere. Per cui, un meccanismo che ci protegge dalla delusione è proprio quello di rivedere su cosa fondano le nostre aspettative e se sono coerenti con le caratteristiche della nostra realtà.
“Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile”.
Per imparare a guardare con maggiore flessibilità alle tue aspettative devi quindi considerare alcuni aspetti:
- L’autocritica ti aiuta, non pensare di avere sempre ragione: l’aspettativa non è una certezza.
- Impara a tollerare l’incertezza e l’attesa sull’aspettativa, l’ansia è utile a tenerti sveglio.
- Vivi nel presente, il qui ed ora già è qualcosa da beneficiare, possiamo cambiare e migliorare sempre la nostra vita.
- Apprezza il valore del confronto: il parere degli altri ti fornisce la possibilità di valutare meglio ciò che non avevi considerato.
- Non precluderti la possibilità di cambiare idea, metti davanti a te un grande sogno, ma si sempre pronto a rinunciarvi per uno migliore!