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GIOVANI MANCANTI

Bambino disgregato

Giovani mancanti e la costruzione di sé

I giovani di oggi

Le nuove generazioni sono più ricche intellettivamente rispetto ai loro genitori, le ragazze ed i ragazzi di oggi sono più creativi ed intelligenti rispetto a quelli del passato, ma purtroppo sono anche portatori di una disfunzione cognitivo-sociale molto grave, che sta mettendo seriamente a rischio la loro realizzazione.

Essi sono cresciuti in una società dove il potere è rappresentato dall’avere tutto e subito, che sia raggiungibile a breve, hanno acquisito come struttura mentale, quella che l’ottenimento delle cose debba avvenire prestissimo e con il minor sforzo possibile, anche se vogliono ottenere una grande cosa.

Eppure è scientificamente provato che la crescita delle strutture dell’Io, si ottiene con la posticipazione dell’appagamento e che la forza di carattere si forgia con l’attesa e la fatica per avere le cose.

ragazzi infelici

Sia chiaro che loro non sono i colpevoli, ma bensì sono le vittime inconsapevoli di una colossale stortura, che li depotenzia giorno dopo giorno, pensiero dopo pensiero, fino a renderli inadatti alle sfide sociali.

I veri responsabili sono i loro genitori, cresciuti a loro volta nel post boom economico Italiano, con le illusioni delle cose da avere subito ma da pagare dopo a rate, divenuti incapaci di reggere il veder soffrire i figli nell’affrontare le cose a causa del modello sociale come esempio metaforico del Mulino bianco, come modalità appagante di esistenza.

Ricordo che da piccolo alle elementari, dovevo percorrere a piedi tre chilometri in mezzo ai boschi per andare a scuola, poi un chilometro per andare a prendere il latte, ma prima dovevo dar da mangiare agli animali e poi tornato a casa dovevo anche innaffiare l’orto, oltre a fare i compiti; sfido qualsiasi genitore a farlo oggi, sarebbe come minimo additato come mostro che schiavizza i figli, perseguitato anche dalla legge per abbandono di minore.

Ad essere adulti lo si insegna fin da bambini

Fin da piccoli bisogna insegnare ai bambini a superare ostacoli sempre più grandi da soli, altrimenti una volta grandi dovranno pagare qualcuno che insegni loro come si fa!

Tutto questo però i ragazzi lo pagano con la poca efficienza nel costruirsi il proprio benessere, inoltre questa visione è disruttiva per la loro mente perché così pensando, hanno disimparato ad essere soli, non vedono il soffrire e lo sforzo come bellezza ma bensì come privazione, non riescono a concepire che è proprio il disagio a permettere loro di diventare forti in modo da far emergere e controllare il magma che ognuno ha dentro se, trasformandolo in energia aggressiva positiva per farcela nella vita: Agree – Agire – Fare – Prendere!

La società dell’opulenza ora sta crollando ed incominciano a scarseggiare le risorse per tutti, questo fa sì che inizi una competizione sempre più serrata, siamo troppi a volere sempre meno cose, il miraggio della iper-produzione del benessere è fallito! Tutti i generi alimentari sono aumentati, il costo dell’energia triplicato, i posti di lavoro dimezzati, girano sempre meno soldi a tutti i livelli, quindi gli attuali figli, sono mancanti dell’esperienza correttiva che permette loro di prendere le misure vere alla realtà della vita, per essere davvero pronti, cosa che si tramuta in una moltitudine di quasi quarantenni ancora dipendenti dai genitori oppure con scarse risorse.

Come la si può conquistare la vita senza saperne gli schemi, le difficoltà né le realtà delle sue leggi?

Come possono credere in se stessi ed avere fiducia in ciò che sono, se non hanno prima avuto la conferma di saperla gestire la realtà, avendola affrontata tutta, senza la grande agevolazione genitoriale?

Tutto deve essere veloce da raggiugere altrimenti desistono!

I ragazzi hanno una estrema difficoltà ad accettare il dover competere ed il dover attendere per avere e sono arrabbiati sia con i genitori che con la società, perché le tacite promesse di facilità ricevute, ora constatano che non portano da nessuna parte e tutto anzi è molto più difficile da ottenere.

Un genitore dovrebbe creare degli ostacoli per rafforzare i propri figli e non agevolarli nelle difficoltà dovranno incontrare spianandogli la strada, altrimenti creeranno dei deboli illusi che potranno affrontare non la realtà, ma la loro illusoria alterazione del reale. Da qui alla nevrosi il passo è breve ed il fallimento esistenziale conseguente inevitabile.

Certo è meno impegnativo non sgridare, non creare difficoltà per farli crescere, ossia non seguirli, non fare ciò che davvero dovrebbe fare un genitore, ossia rendere il proprio figlio adatto a vivere e sopravvivere!

A Sparta i bambini venivano portati via dalle loro madri per imparare a combattere a 7 anni, tranquilli, Sparta non esiste più e neppure i guerrieri e le guerriere, continuate pure così, fintanto che capirete che nessuno combatterà la vita al vostro posto.

famiglia moderna

La vita per tanti è degna di essere vissuta solo se contraddistinta dalla soddisfazione a breve, altrimenti si sentono fuori norma, in quanto tutti intorno a loro affermano gli stessi parametri esistenziali annichilenti deviati, la parabola del paese dei balocchi è quanto mai attuale.

La bellezza non sta più nell’avventura di vivere l’attimo attuale, ma solo nella meta ambita da raggiungere, lo sforzo che fa diventare forti oramai è accettato solo nelle palestre, mentre negli altri luoghi sociali, tutti a cercare scorciatoie a zero peso, oppure in una attesa eterna rimanendo seduti “dell’evento-ascensore” che per magia, senza la fatica di farvi fare le scale, li porterà ad una vetta improbabile.

Migliaia di ragazzi sono preda di un vuoto asfissiante, quello dell’attesa, non sanno reggerla, allora arriva in loro l’esigenza della droga, dell’alcool e la cacia ai party, qualsiasi sostanza, qualsiasi compagnia, pur di riempire il vuoto.

Giovani mancanti: la costruzione di se stessi

Il vuoto, è un aspetto importante per la creazione di Se e la mancanza, è un fattore essenziale per farcela nella vita, ma purtroppo per loro sono diventati aspetti negativi delle loro vite, non sanno vivere senza l’intrattenimento, lo svago, lo sballo, ne senza l’oggetto rappresentato da un successo a breve oppure, un bene materiale compensativo.

Non a caso abbiamo tra i giovani un altissimo tasso di ansia e panico, triste regalo della inconscia consapevolezza di non avere tutti gli strumenti, per affermare nella vita ciò che sono, né per esaltare i propri talenti nella realizzazione “faticosa “di un progetto, quindi sentono un angoscia-pericolo, dovuta alla consapevolezza inconscia di non avere gli strumenti adatti per farcela.

Ragazza si droga

Vale la pena davvero sacrificare delle così belle persone solo per la loro debolezza?

Io asserisco di no meglio è amare e lottare, sia per svegliarli che per renderli più forti ed autonomi, in grado di amare, lottare vincere e creare la propria strada nel dopo noi!

Servono le loro belle menti per cambiare le sorti della società e della terra, ma una mente senza la forza mentale serve a poco, sia a loro e sia alla evoluzione della vita.

Amiamoli fino al punto di farli soffrire un po’!

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