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TRA BENE E MALE Pulsione di vita e pulsione di morte

Le pulsioni inconsce di vita e di morte

L’essere umano è attraversato e dominato da pulsioni inconsce contrapposte, che originano dalla nostra parte istintuale profonda chiamate Eros e Thanatos.

In questo luogo, paragonabile al centro di un pianeta, forze contrastanti ed opposte, si scontrano come titani duellando; Diverse parti di noi, ognuna portatrice di una istanza esistenziale diversa e con un suo specifico senso del bene e del male.

L’archetipo di Eros e Thanatos è ormai entrato di diritto nei concetti analitici delle scienze che studiano la psicologia umana. Le figure di Eros e Thanatos risalgono alla mitologia greca e indicano due elementi profondamente contrapposti fra loro: il primo rappresenta l’amore, inteso come quella forza capace di creare la vita; il secondo, invece, raffigura la morte e la distruzione che essa genera. Tutto ciò che esiste, compreso l’uomo, può essere analizzato e spiegato tramite questi due concetti contraddittori.

In altre parole, l’esistenza si riduce essenzialmente a due tipi di pulsioni: una pulsione di vita (Eros), che implica il principio della sopravvivenza, e una pulsione di morte (Thanatos), che si manifesta invece in tendenze autodistruttive.

Analisi tra Shopenauer e Freud

Nelle sue pubblicazioni, Sigmund Freud si è servito di personaggi della mitologia classica per spiegare con maggiore facilità tratti psicologici dell’essere umano. Per Freud ogni uomo è dominato da un istinto di creazione pacifica e da un impulso distruttivo, che si esprime attraverso l’aggressività verso il prossimo e sé stessi.

Anche shopenauer fù un illuminatore che iniziò a far comprendere all’individuo quanto fosse in un certo qual modo ingabbiato in se stesso: Gli esseri nel mondo  agiscono per uno scopo, il  senso delle nostre azioni è il volere per il volere, il vivere per continuare a vivere.

Questa forza cieca, che mira solo al proprio perpetuarsi, è il motivo principale della tragicità dell’esistenza umana: bisogni, desideri, ideali che ci muovono non sono che maschere con cui la volontà ci nasconde il suo vero volto. La sofferenza e il dolore umano dipendono allora dai nostri impulsi insoddisfatti, e il mondo in cui viviamo non è “il migliore tra quelli possibili” (come sostenuto a suo tempo da Leibniz) perché la Storia non è progresso ma ripetizione ciclica del nostro disagio esistenziale, come ben sa anche Giacomo Leopardi.

Di fatto, ogni uomo desidera la felicità, ma le contingenze della vita e della comunità spesso impediscono di conseguire quest’obiettivo. La vita diventa così un tormentoso bilanciamento fra queste due forze non solo a livello individuale, ma anche sul piano dell’intera società civile: nel Disagio della Civiltà (1929) Thanatos è a tutti gli effetti rappresentato come il nemico della civiltà. Si tratta di un nemico che risiede nel profondo dell’animo umano, in grado di manifestarsi anche (e soprattutto) in società che cercano di favorire l’espressione della libido nelle forme pacifiche dell’arte o della scienza.

Il senso di colpa

Il problema della società moderna è che caratterizzata dalla volontà delle istituzioni burocratice e consumistiche, di annullare l’aggressività degli individui senza lasciargliela agire, neppure costruttivamente. L’impulso represso dell’aggressività fa però parte dell’uomo: nasce così il senso di colpa.  Si tratta di un processo psicologico che generalmente rischia di separare conflittualmente il subconscio e il cosiddetto Super Io, ossia una specie di controllore interno (ma non per questo gestito dal soggetto) del quale parlerò tra poco, capace di creare una nevrosi di una certa portata fino a limitare le reali possibilità della persona.

L’archetipo di Eros e Thanatos si inserisce perfettamente nel momento storico in cui fu formulato ed è ancora oggi, in un mondo caratterizzato dalla violenza e dall’ombra della guerra, un concetto decisamente valido.

La persona si trova quindi ad avere a che fare oltre che al peso insito in ogni esistere anche quello aggiunto del Super Io Sociale.

Il Super-io rappresenta una sorta di giudice interno che vaglia gli atti e i desideri del soggetto ed è cil promulgatore di un insieme di divieti e comandi che condizionano in vario modo sin dall’infanzia i comportamenti umani.
Vi possiamo riconoscere una funzione positiva (come regolatore dei desideri e delle pulsioni umane), ma anche un pesante aspetto negativo rappresentato dalla perdita dell’individualità profonda, sacrificata per quella collettiva, questo  causa infatti un senso continuo di oppressione e di frustrazione interiore.
In sintesi: “il Superio è un’istanza psichica la cui funzione è sorvegliare l’Io, impartirgli degli ordini , dirigerlo e minacciarlo di punizione…” (Le Guen, 2013).

Ed ecco che allora il thanatos, se pur a livello inconscio si allea con il super io sociale al fine di togliere al trasgressore delle regole sociali,  il libero arbitrio delle proprie pulsioni sia erotiche che dirette ad ogni principio del desiderio, possiamo quindi definire che il thanatos è il cane da guardia del superIo che limita e controlla il libero pensiero ed agito.

Il potere non vuole una persona istruita che conosca se stessa, perche altrimenti vorra liberarsi dall’esserne schiavo.

Queste dinamiche, nella loro forma più elementare, le possiamo vedere in molti aspetti di vita reale; Ad esempio, quante volte è difficile prendere una decisione su alcune cose, ad esempio su quale auto acquistare.

Qui assistiamo allo scontro tra L’eros da un lato, ed il Thanatos,  alias l’interesse istintivo individuale contro l’interesse collettivo della società, incarnata all’inizio dai genitori e continuata poiu dalle regole sociali, la morale e le leggi.

Una parte di noi è  attratta dallo stile e dalla bellezza dell’auto, ma la sua impronta sportiva si scontra con l’esigenza di poter accogliere comodamente tutti i membri della famiglia, o anche la scelta tra il prenderla a benzina ed avere le prestazioni, o il diesel e pensare al risparmio familiare.

Questa dualità istintuale è presente anche quando dobbiamo scegliere il partner giusto o il lavoro che faremo nella vita: Un processo  quindi presente in ogni nostra scelta, grande o piccola che sia, pesando come influenza, anche sulle nostre scelte più intime, nelle quali vi  troveremo sempre una diversa esigenza contrapposta, tra l’appagamento del desiderio e la convenienza morale.

Molte persone rimangono bloccate in questa modalità  senza avere un vincitore nello scontro, ed in questo caso, si hanno le persone che tendono poi nella vita  a procrastinare, oppure che non riescono a realizzarsi.

Il nostro avanzamento o meno nella vita, quale  direzione prenderemo,  dipende dall’esito  della grande battaglia in noi, tra le pulsioni di vita e di morte!

In ogni istante noi siamo diretti proprio dall’esito di  questo scontro che si svolge nell’inconscio tra parti opposte di noi stessi.

E’ proprio da questo epico scontro tra eros e thanatos  che verrà a determinarsi la qualità della vita che  si avrà, quanto sara felice e quali emozioni agiteranno i nostri giorni.

Paura, coraggio, gioia, ambizione, l‘amore o l’odio che proverai, sono gli esiti di questo scontro.

È evidente che la predominanza dentro se di pulsioni costruttive o distruttive, determina complessivamente la direzione che si avrà nella vita.

Tipico il caso degli autolesionisti mentali, ossia coloro che alla fine fanno sempre, a loro dire,  la scelta sbagliata, che li porta a conseguenze negative nella loro vita.

In costoro nella battaglia tra le forse dell’eros, ossia pulsioni di vita e miglioramento, contro quelle del Thanatos, cioè le pulsioni di morte e peggioramento, hanno vinto quelle del Thanatos, essendo composte da un esercito di pulsioni negative maggiori rispetto a quelle positive dell’eros.

 

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