Ti senti come una foglia al vento?
Siamo come foglie al vento? L’instabilità del nostro inconscio che ci porta ad essere volubili, influenzabili e con molteplici personalità che coesistono in noi sessi.
Quando cerchi di sistemare le cose in te ti accorgi che c’è uno spirito di gravità che tende ad annullare i tuoi sforzi, come una foglia spinta dal vento, e senti di non essere tu a dirigere completamente la tua vita. E vero che la foglia ha un suo peso e scende verso il basso, ma il vento influisce sul suo cadere, determinando dove atterrerà.
Cosa sta a rappresentare il vento? Ti capita di avere una serie di esperienze, che alla fine finiscono più o meno nello stesso modo, sia una relazione che una esperienza lavorativa. Ti meravigli sul perché sono passati anni, ma la tua vita è comunque soggetta a certe modalità di te stesso, che ti allontanano da ciò che desideri.
Si, è assodato che le azioni sei tu a farle e deciderle, ma comprendi che il perché le fai non è chiaro, e poi ti lamenti del perché alcune cose ti ricapitano sempre, ed a volte senti che non riesci a portarti oltre.
Certo non può essere comprensibile il come tu abbia potuto non accorgerti che quel tuo partner era inaffidabile, o che dietro quel lavoro c’era una fregatura, oppure che quell’esperienza ti avrebbe tanto segnato negativamente. Ma come è possibile questo?
“Il fatto è che noi non siamo soli, non siamo una sola cosa”
Esiste ad esempio una parte di te che vuole dimagrire ed una che mangia a scoppiare, una che vuole fare attività fisica ed una pigra, desideri opposti e azioni opposte.
Vivi incertezze e fragilità?
Il nostro inconscio
Dimentichiamo tropo spesso che dentro noi, esiste una dimensione chiamata “Inconscio“, dove abita una parte di noi senza tempo e che per questo coesistono parti di te di 2 anni, 5 anni, 10 anni, 20 o 30 anni, contemporaneamente .
L’inconscio è imperscrutabile dalla coscienza, in quanto egli non è alleato della nostra razionalità, non “ragiona” in base alla morale o alle regole sociali. Egli opera in base agli schemi emozionali che nel tempo lo hanno costruito, quegli aspetti primordiali fondanti l’umanità, ossia la paura, la rabbia, la comprensione, l’aggressività e la sottomissione. A queste basi emozionali, l’inconscio intreccia le varie età nelle quali esse sono giunte a noi, ed ecco che una paura o un trauma che ci è capitato da bambini ancora oggi riecheggia nei nostri giorni. Esso non ha tempo, non ha giusto ne sbagliato e neppure qui ed ora.
Dove nascono le incertezze?
Quale parte di noi esce allo scoperto?
E’ come se tanti noi esistessero contemporaneamente e quando c’è da prendere una decisione, allora 3 noi stessi dicono la loro. Ma allora chi decide alla fine? Decide la parte di noi prevalente in quel momento, ossia quella più forte in quella circostanza e non quella più adatta a rispondere all’esigenza che la situazione richiede. Ed ecco allora che se devi scegliere dove aprire un negozio, la parte tua adulta dice aprilo al centro, dove sicuramente avrai successo, poi finisci per affittare un negozio in periferia.
Il perché è che la tua parte bambina, teme che non ce la farà, ed essendo più forte quel timore della tua razionalità, ti fa prendere il locale che costa meno e non quello davanti al quale passano più persone in centro, garanzia di incassi maggiori.
Stessa cosa se si tratta di una relazione o di qualsiasi altra scelta o superamento tu debba fare. Anche se hai deciso di farlo, dovrai sempre fare i conti con te stesso nell’inconscio. Allora come si può essere più focalizzati nel quotidiano, come possiamo dirigerci efficacemente e non farci influenzare dalle emozioni racchiuse nell’inconscio?
La verità è che neppure comprendere queste cose ti serve. Puoi fare corsi di Pnl per anni, salti quantici, incatenarti in ore ed ore di meditazione, ma questo mondo inconscio non lo cambi di una virgola. Puoi anche andare in Tibet per ritrovarti, ma ti garantisco che oltre l’illusione non cambierà nulla, presto tornerai ai tuoi soliti errori.
Come riuscire a cambiare le cose
Esiste un solo modo per cambiare le cose e non è conoscere l’inconscio didatticamente. Questa è la balla del secolo. Come puoi conoscere con la razionalità, una cosa di cui non hai coscienza ?
Un modo esiste, c’è la possibilità di condurci, e la via è una: Protrarsi, verso l’inconscio, andando nella dimensione di mezzo, quella del Sub-conscio. Da li puoi aprire una finestra e sporgerti nel tuo io, stando con i piedi ben piantati nella realtà però, perché nell’inconscio ci si perde anche.
Riuscire a stare mentalmente nel Subconscio lo si impara, ed a chi vi riesce, permette di raggiungere le parti spirituali della sua mente, e realizza così che queste parti di lui sono reali e tangibili, comprendendo quanto sino ad allora abbiano influenzato e diretto la sua vita, senza che se ne accorgesse. Non è diverso dallo scalare una montagna o fare una immersione, ma serve una guida per l’altra dimensione, che ci apra le porte del mondo “di dentro”. Queste guide sono rappresentate dagli psicanalisti, e dagli analisti dell’anima.
Come superare l’insicurezza
Mira ad una profonda conoscenza di te stesso
Nella mia vita, grazie agli studi sull’inconscio ed alla frequentazione di esperti dell’inconscio come il mio maestro, lo psicanalista Massimo Cicogna, ho potuto varcare questa soglia e attingere cose fondamentali, per la riuscita della mia vita da dentro me stesso. Ho potuto utilizzare la conoscenza profonda di me stesso per:
- guarire le mie ferite dell’anima
- equilibrare le mie emozioni
- crearmi una vita della qualità che volevo, senza rinunce!
Ho potuto comprendere che la soluzione giusta per me non era fuori ma dentro me, e che la verità su come funzionano le cose la trovi solo nel tuo inconscio e non nelle parole di chi è fuori da te.
Serve per farcela nella vita, non chi ti dica le soluzioni, ma chi ti indichi dove trovarle in te, da questo processo di consapevolezza profonda nasce il cambiamento. Diventa chiaro, per chi viaggia dentro se, che le difficoltà a farlo sono in realtà solo spettri, ma anche se sono solo alibi, possono bloccare anche i più forti e motivati.
Non ci sono mostri dentro noi stessi, neppure baratri in cui ci si perde. Ciò che più spesso si trova è un bambino o una bambina, “il te stesso di allora” che vi abita, e che ti chiede di essere ascoltato nelle sue richieste di felicità e di cura di se.
- Ma allora, come posso migliorare la mia capacità di vivere ?
- Quale è la via per la mia serenità?
Ti assicuro che tutti possono migliorarsi, imparare ad ascoltarsi ed elevarsi a livelli neppure immaginabili di se stessi, ma è richiesta dedizione, allenamento e costanza, e si deve avere la fortuna o la capacità, di trovare il maestro giusto per noi, che riesca ad entrare in sintonia con il vostro mondo interiore.
Il premio di tanto lavoro? La libertà da se stessi…e una vita scelta e non subita.